Diritto allo studio, carriera sportiva, formazione al lavoro.
- Sport Innovation Hub Innovation Hub
- 28 mag
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LE PROPOSTE DI MSA CON SPORT INNOVATION HUB A SPORT CITY EDU

Pietrasanta, 24 Maggio 2025 – La questione del supporto agli studenti-atleti e della formazione di professionisti qualificati nel settore sportivo è stata al centro di un recente convegno, arricchito dalla presenza di due ospiti d’onore: l’ing. Piera Levi Montalcini, presidente dell’associazione di scuole che portano il nome della Premio Nobel, e Leonardo Citti, attuale portiere dell’ASD Pietrasanta, già giovanili Juventus che oggi esercita la sua professione come commercialista. La sessione di lavoro ha offerto una prospettiva unica e preziosa per affrontare le sfide attuali e future del sistema sportivo italiano.
Il diritto allo studio e la carriera sportiva: una conciliazione ancora difficile
Uno dei nodi cruciali emersi dal dibattito, all’interno dello Sportcity Edu di Pietrasanta, riguarda il Programma Formativo Personalizzato (PFP). Nonostante il PFP abbia dimostrato di risolvere alcune problematiche, il problema della dispersione e dell’abbandono scolastico tra gli studenti-atleti rimane grave, con il calcio che si conferma il settore più colpito. Ciò che preoccupa maggiormente è lo stato di “sperimentazione” in cui il PFP si trova da ben dieci anni, senza un’applicazione uniforme su tutto il territorio nazionale.
Si sono delineate diverse soluzioni pratiche: l’adozione dell’istruzione serale e lo sfruttamento della tecnologia attraverso la scuola online. La richiesta congiunta è chiara: avviare un dialogo con il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) per analizzare i risultati qualitativi della sperimentazione e promuovere possibilmente un nuovo decreto che ne sancisca l’applicazione definitiva negli Ordinamenti, in piena ottemperanza all’Articolo 33 della Costituzione e al diritto allo studio garantito a ogni cittadino.
I Licei ad indirizzo sportivo (LISS): oltre la semplice agevolazione
Un altro punto focale della discussione ha riguardato il ruolo e la funzione dei Licei ad Indirizzo Sportivo (LISS). Attualmente, la loro utilità appare limitata dal fatto che agli esami di Stato continuano ad applicarsi le prove dei licei scientifici tradizionali. L’interrogativo è ambizioso: si vuole ripensare il LISS come un vero e proprio luogo di formazione per costruire un migliore sistema sportivo?
L’obiettivo va oltre la semplice agevolazione per gli atleti, che per diritto dovrebbero essere supportati in qualsiasi contesto scolastico. Si propone di analizzare più a fondo il ruolo del LISS per le “città dello sport”, per la società nel suo complesso (con ricadute in termini di responsabilità sociale, opportunità lavorative future e inclusione) e per le stesse società sportive e l’industria sportiva. La “call to action” è diretta: MSA e la Fondazione Sportcity richiederanno al MIM l’apertura di un tavolo di confronto, coinvolgendo anche le associazioni di dirigenti scolastici e docenti per promuovere il ruolo dei LISS e il loro contributo al Conto Satellite dello Sport.
Orientamento continuo e competenze specifiche: la chiave per il futuro
La necessità di programmi di orientamento continuo al lavoro nel mondo sportivo (lifelong learning) è stata evidenziata come prioritaria.
Le Sport Cities, in collaborazione con la rete di professionisti MSA, possono contribuire in modo significativo anche alla definizione del portfolio degli studenti, facendo emergere le loro competenze trasversali e specifiche, acquisite anche grazie all’esperienza sportiva. A tal proposito, un’importante sperimentazione è stata avviata in Piemonte (progetto MEsport) per validare le cosiddette soft skills utilizzando le “Microcredenziali”. E’ un modello da estendere a tutta Italia, con un ruolo essenziale sia per MSA che per le Sport Cities italiane. Questa iniziativa ha già visto l’attivazione di proficue collaborazioni con il CONI e federazioni sportive come la scherma, il calcio e il rugby. Ora ci si avvia al disegno di un piano di sostenibilità che permetta di rendere questo servizio inclusivo e accessibile a tutti gli atleti ed ex-atleti in Italia.
ITS Academy: qualificare il sistema sportivo e l’economia dello sport
Infine, si è sottolineata l’importanza delle ITS Academy per qualificare il sistema sportivo e delineare un ampio “conto satellite” dello sport.
Le nuove tecnologie per il Made in Italy possono innovare attrezzature sportive e abbigliamento tecnico con materiali avanzati e design sostenibile. La mobilità sostenibile ottimizza la logistica, utile per eventi e i trasporti degli atleti. Rendere gli impianti sportivi sostenibili, ridurrebbe i costi ed i consumi energetici. L’ICT è fondamentale per l’analisi delle performance, l’engagement dei fan tramite piattaforme digitali e lo sviluppo degli eSports.
I Servizi per le imprese ed il turismo possono promuovere il marketing e il turismo sportivo, generando crescita economica. Alla meccatronica spetta sviluppare attrezzature smart e automatizzare gli impianti. Le biotecnologie migliorano la nutrizione personalizzata e il recupero degli atleti. E dall’indirizzo beni culturali si può contribuire a valorizzare il patrimonio storico sportivo e a creare nuove esperienze. L’interconnessione di queste aree genera innovazione, capitale umano qualificato e nuove opportunità per l’intera industria.
La richiesta è quella di un tavolo di confronto che riunisca le Sport Cities, MSA, istituzioni sportive, INDIRE, la rete ITS Italy e i Ministeri di riferimento. L’obiettivo è chiaro: costruire un futuro solido per lo sport italiano, partendo dalla formazione specialistica di eccellenza delle nuove generazioni.
Ora MSA passa all’azione con i prossimi passi concreti per tradurre queste proposte in azioni tangibili.
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